Il rapporto tra Legge rabbinica e nuove frontiere della scienza discusso in un incontro in Sinagoga
Clonazione ed eutanasia secondo gli ebrei
Di Margherita Campaniolo
Come vengono affrontati temi come la clonazione, l'eutanasia, la produzione di organismi geneticamente modificati dalla Legge ebraica e dalla sapienza rabbinica? Ne ha parlato in una conferenza alla Sinagoga di Gorizia Aaron Fait, giovane ricercatore dell'Istituto Weizmann di Rehovot.
Dopo la breve introduzione di Elisabetta Loricchio, presidente dell'Associazione amici di Israele, Fait ha evidenziato l'estrema attualità del tema della clonazione per la recente morte della pecora Dolly, ed è per questo che concentrerà la sua relazione sull'argomento. Il tema ha bisogno di essere divulgato in maniera corretta, mentre ciò non è stato fatto: Bill Clinton, alcuni parlamentari europei e persino il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità hanno condannato la clonazione senza spiegare cosa sia e senza addurre motivazioni.
"Il problema etico esiste - sottolinea Fait - ma clonare non vuol dire fare la copia identica di una persona, in quanto nell'ovulo è presente materiale genetico che influisce sull'informazione presente nel nucleo". I benefici che può portare la pratica sono molti, ma al tempo stesso esistono delle problematiche: l'uso di embrioni "usa e getta", le deformazioni fetali e l'aumento degli aborti, l'utilizzo di "mamme incubatrici".
Ma cosa dice la legge rabbinica a riguardo? Ebbene, i rabbini discutono di aborto e di gravidanza tramite mezzi non sessuali da più di duemila anni con un'incredibile ricchezza di esperienze, dal momento che gli ebrei vivono in Paesi del mondo anche molto diversi per cultura e modi di vita.
Ciò che Fait evidenzia attraverso l'analisi di alcuni passi dei testi sacri, è che gli esperimenti sugli uomini non sono permessi per nessuna ragione, la Torah nega infatti il concetto che vede l'uomo come proprietà della società o addirittura di se stesso. Sono invece accettati gli esperimenti su animali, a patto che gli scopi siano medici, la rigenerazione di tessuti, gli autotrapianti ed i trapianti da animali.
"Ma quando l'uomo cambia la natura senza estrema attenzione - conclude Fait citando uno dei più grandi rabbini dell'ultimo secolo, Rav Cook, - reca danno a se stesso".
Fonte: Il Piccolo di Trieste