Cresce il livello dei mari australiani
Il lavoro di un meteorologo dilettante è stato rinvenuto negli archivi della Royal Society
La scoperta di registrazioni vecchie 160 anni negli archivi della Royal Society, a Londra, ha dato ai ricercatori ulteriori prove del fatto che il livello dei mari australiani sta crescendo. Le osservazioni, compiute a Port Arthur, in Tasmania, da un meteorologo dilettante sono state confrontate con i dati di sensori moderni di maree.
"C'è un tasso di aumento dei livelli del mare di circa un millimetro all'anno, consistente con altre osservazioni australiane," dice David Pugh, del Southampton Oceanography Centre, in Inghilterra. "Questo è un risultato importante per l'emisfero meridionale, e specialmente per l'Australia, perché fornisce un termine di paragone con cui confrontare i livelli dei mari australiani."
Nel 1837, Thomas Lempriere, un meteorologo dilettante, costruì e installò a Port Arthur uno strumento per misurare le maree. Nel 1841 Lampriere incise un riferimento, sotto forma di una larga freccia, su una roccia verticale di fronte all'Isola della Morte, che era usata come cimitero per il complesso di Port Arthur. Lampriere misurò così il livello dei mari per due anni, il 1841 e 1842, fornendo dati che ora si dimostrano molto utili per i ricercatori contemporanei.
http://www.lescienze.it/index.php3?id=6661
Per chi non ha problemi con l'inglese, consigliamo una visita al sito del Southampton Oceanography Centre, http://www.soc.soton.ac.uk/index.php numerose le ricerche oceanografiche presenti.
Margherita Campaniolo