Mortal Kombat Deadly Alliance
a cura di Margherita Campaniolo
Un censore convinto che i videogiochi sono violenti e minano la psiche dei più piccoli può andare un negozio e recuperare come prova da esibire un qualunque episodio di Mortal Kombat (MK). Anche l'ultimo, appena arrivato nei negozi, Deadly Alliance, non sfugge a un menu che ha irritato adulti insicuri e fatto innamorare milioni di ragazzini: combattimenti grottescamente sanguinosi e cattiverie in quantità. Non a caso, fu grazie (o per colpa, questione di punti di vista) a MK se anche nel mondo americano dei videogiochi fu introdotto un sistema di classificazione, l'Entertainment Software Rating Board (
http://www.esrb.org/), per indicare i titoli sconsigliabili ai più piccoli.Un rating figlio di una campagna censoria lanciata una decina di anni fa da Joe Lieberman, ex vice di Gore nella corsa alla Casa Bianca, e candidato alle primarie Democratiche. E anche su MK - Deadly Alliance compare un bel "17+": vietatissimo ai minori, insomma. Polemiche a parte sull'opportunità di mettere un gioco del genere in mano a un adolescente, il ritorno di Rayden, Subzero e soci non tradisce le attese degli amanti del genere. La trama (ma a qualcuno importa?) vede i soliti buoni contro i soliti cattivi. Liquidato lo storico "boss" del male Shao Kang, l'eredità è raccolta dagli stregoni Shang Tsung e Quan Chi che stringono un'"alleanza mortale" (ed ecco il titolo) per vendicare il padrone, sconfitto dai paladini del bene. I personaggi fra cui scegliere il proprio alter ego sono ben 22 e anche le ambientazioni sono varie e numerose.
In un titolo del genere il fattore discriminante è il gameplay. E, pur senza portare rivoluzioni che al momento non si intravedono neppure, MK Deadly Alliance non si limita a ricalcare i titoli precedenti della serie. Anzi. Ogni personaggio avrà a disposizione tre stili di lotta, due di arti marziali e uno con un'arma bianca, e potrà passare liberaramente da uno all'altro nel corso degli incontri con la semplice pressione di un tasto. Questo moltiplica in maniera esponenenziale il numero di mosse e consente anche di realizzare delle "combo" passando in corsa da uno stile all'altro. Combinazioni complicate, ma i puristi del genere avranno di che esercitarsi, visto che alcune necessitano la memorizzazione anche di una dozzina di colpi consecutivi. Non mancano, ovviamente, le mosse molto "splatter": lo spargimento di sangue abbonda e raggiunge limiti grotteschi, soprattutto nelle "fatality", le parossistiche mosse finali che da sempre caratterizzano la serie e che, a suo tempo, scatenarono l'inchiesta americana (d'altronde, quando un personaggio strappa il cuore o lo scheletro a un altro…). In generale, l'interazione con il joypad Nintendo è precisa, grazie alla scelta di utilizzare solo la croce digitale e non lo stick analogico, disattivato..
Lo sforzo dei programmatori Midway di portare qualcosa di nuovo nella serie si ritrova anche nella volontà di estendere la longevità in single player. Oltre alla classica modalità arcade (tanti avversari da sconfiggere uno di seguito all'altro fino ad arrivare ai boss finali, fra cui compare l'inedito ed enorme Moloch), sono state introdotte due nuove scelte, "Konquista" e "Kripta". Con la prima si comincia una sorta di "story mode" in cui il personaggio scelto affronta prove via via più difficili. Ogni prova superata è ricompensata con una certa somma, che può essere spesa nella "Kripta", una allegra sala con centinaia di bare, ognuna delle quali può essere (a pagamento) aperta e rivelare il suo contenuto: nuovi personaggi, arene di gioco, immagini originali, screenshot dei precedenti MK e così via. Completare le due modalità interamente è un'impresa non da poco, e impegnerà a lungo il giocatore.
Sotto l'aspetto tecnico, il gioco, che a inizio anni Novanta lasciò a bocca aperta nella versione arcade, si difende bene. I modelli poligonali dei personaggi sono ben realizzati e le animazioni convincenti. Non sempre felice, invece, la scelta delle texture, un po' troppo gotica e dai colori eccessivamente tetri. Nel complesso, però, MK Deadly Alliance si rivela un picchiaduro molto tecnico e dalla grande longevità. Consigliatissimo soprattutto, ma non solo, agli amanti del genere. A patto che siano maggiorenni.