Succede in Usa, la patria delle Libertà e dei Diritti civili...

Simone Cumbo

 

In america fanno tutto in grande, anche la dittatura

 

Venticinque anni di campo di concentramento[1] per chi è contrario

alla guerra perpetua proclamata dai guerrafondai... neppure Lenin,

Mussolini, Stalin, Hitler, Mao, Pinochet, Pol Pot erano arrivarti a

tanto...

 

Venticinque anni di galera per chi manifesta per la pace

Lo prevede un progetto di legge presentato in Oregon. Che, di fatto,

equipara i manifestanti contro la guerra ai terroristi. Insorge

l'opposizione democratica e le forze di polizia: così si peggiora il

clima.

di Melissa Bertolotti

PORTLAND - L'obiettivo è dichiarato: scoraggiare le proteste contro

la guerra. La pena prevista è altissima: 25 anni di prigione per chi

scende in piazza per la pace. E' quanto prevede un progetto di legge

anti-terrorismo presentato nell'Oregon. Dove, pare, i manifestanti

contro il conflitto in Iraq vengono considerati alla stregua dei

terroristi.

Puntuale, nello stato americano occidentale, è scoppiata la polemica.

Il progetto di legge, presentato dal senatore John Minnis della

maggioranza repubblicana, ha già riscontrato il "no" dell'opposizione

democratica. Tanto che i legislatori stanno ora dibattendo sulla

definizione esatta di "terrorismo" e sul valore della libertà di

espressione prima di arrivare al voto nella commissione giudiziaria

del Senato.

Stando a quanto si legge nel progetto di legge 742, comunque, il

terrorista viene identificato come una persona che "pianifica o

partecipa a un'azione in cui ci sia l'intento, da parte di almeno uno

dei partecipanti, a distruggere" gli affari, i trasporti, le scuole,

libere assemblee o il Governo. I sostenitori del documento aggiungono

che le forze di polizia dovrebbero contare su leggi più drastiche per

metter fine alle proteste di piazza.

A supporto di tale tesi vengono portate le numerose distruzioni che,

secondo i firmatari del disegno di legge, sarebbero state causate

durante una manifestazione contro la guerra in Iraq che ha visto

sfilare a Portland migliaia di manifestanti. Secondo Lars Larson,

sostenitore del progetto di legge, "è necessario dotarsi di nuove

regole per controllare i manifestanti che sono in grado di mettere ko

un'intera città". A chi protesta, infatti, secondo Larson non può

essere permesso di bloccare, ad esempio, il passaggio di

un'ambulanza. E, tantomeno, di spaventare i cittadini.

Numerose le voci che si sono alzate per contestare il progetto di

legge. Andrea Meyers, dell'Unione per le libertà dei civili

americani, fa notare che il così vago linguaggio utilizzato nello

stendere il documento viola i diritti base alla libertà in nome della

lotta al terrorismo. Non solo. Gli stessi sindacati di polizia e i

gruppi delle minoranze contestano il progetto di legge per

l'inasprimento dei rapporti che questo potrebbe provocare tra le

forze dell'ordine e le fasce vulnerabili della popolazione, come i

poveri, gli immigrati e i bambini.

(4 APRILE 2003, ORE 11)

 

[1] siti sui campi di concentramento:

http://www.freedomdomain.com/concamp.html

http://it.groups.yahoo.com/group/noomc-it/message/8362

Fonte

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,175422,00.html