COLUMBIA: ANGOLO RIENTRO E SCUDO TERMICO CAUSE POSSIBILI
Le prime ipotesi degli esperti sulla tragedia dello Shuttle: perdita delle piastrelle dello scudo termico ma anche usura dei materiali e possibile malfunzionamento di uno o piu' motori.
Esclusa l'ipotesi dell'attentato terroristico, in attesa delle valutazioni della Nasa gli esperti hanno cominciato ad avanzare le prime ipotesi sulle cause della sciagura del Columbia, che oggi si e' disintegrato con i sette astronauti che aveva a bordo poco prima di rientrare a terra.
ERRORE IN ANGOLO DI RIENTRO - L'ipotesi piu' verosimile sembra quella di un impatto violento con l'atmosfera dovuto alla traiettoria del rientro. Il primo a formularla e' stato l'astronauta italiano Umberto Guidoni, che sullo shuttle ha volato due volte, di cui la prima proprio sul Columbia. ''Dalle immagini riprese sul cielo del Texas - ha detto all'Ansa - si puo' ipotizzare che lo shuttle si sia spezzato in almeno tre parti (il corpo centrale della fusoliera e le ali) a causa di un errore nell'angolo di rientro''. ''Quello del rientro nell'atmosfera - ha aggiunto - e' uno dei momenti piu' critici nella missione degli shuttle. Pochi gradi di errore possono provocare una catastrofe''. ''L'angolo di ingresso deve essere di 40 gradi sull'orizzonte, e cioe' con il muso della navetta leggermente verso l'alto - ha spiegato - il margine massimo di errore puo' essere di piu' o meno 3-4 gradi, se si esce da questa tolleranza la navetta diventa ingovernabile''. Questa teoria e' condivisa anche da alcuni esperti russi.
SCUDO TERMICO - Secondo fonti americane vicine alla Nasa, al momento del decollo il Columbia aveva perso alcune delle piastrelle dello scudo termico. Una circostanza non inconsueta che pero' potrebbe avere avuto qualche influenza sull'accaduto. Stando a un esperto tedesco, Heinz-Hermann Koelle, la causa del disastro potrebbe essere proprio questa. Intervistato dalla rete 'N-Tv', Koelle ha detto che le immagini fanno pensare che lo scudo non abbia funzionato. A suo avviso, i sette astronauti sono morti al massimo dieci secondo dopo la sciagura.
USURA DEI MATERIALI - Secondo altri esperti russi, sta certamente nell' ''usura dei metalli'' la causa del disastro. ''Giudicando dalla traiettoria presa dai rottami dello shuttle, che ''sono andati tutti nella stessa direzione'', ha affermato il portavoce dell'Ente spaziale russo Rosaviakosmos, ''si e' trattato di una disintegrazione naturale della struttura''. Era successo lo stesso al momento del rientro della navicella Mir. Il Columbia aveva volato per la prima volta nel 1981.
GUASTO AI MOTORI - Anche se predilige l'ipotesi dell'errore nell'angolo di reingresso nell'atmosfera, Jeffrey Kluger, l'esperto spaziale del settimanale americano 'Time' sostiene che una possibilita' e' quella di un improvviso guasto a uno o piu' motori che proprio nella fase del rientro, quando devono stare spenti, ha provocato l'incendio del carburante di scorta rimasto nei serbatoi.
PNEUMATICI - Messaggi relativi all'aumento della pressione dei pneumatici sono stati l'argomento dell'ultimo 'contatto' tra il Columbia e il Centro di controllo di Huston. Il riferimento ha fatto ipotizzare a qualche esperto che ci fosse un problema con il carrello: un'esplosione dei penumatici avrebbe potuto avere tragiche conseguenze. Ma puo' anche darsi che quel tipo di comunicazione fosse consueta.
TERRORISMO ESCLUSO - L'ipotesi di un attentato terroristico viene esclusa non solo dagli esperti ma anche dalle autorita' americane. ''Non potrebbe essere altrimenti, l'incidente e' avvenuto a 63 mila metri di altitudine, una quota fuori dalla portata di qualsiasi di missili di tipo Stinger o simili - ha osservato Kruger - quanto alla possibilita' di una bomba collocata a bordo, credo sarebbe piu' facile metterne una sull'Air Firce One, l'aereo del presidente degli Stati Uniti''.