12 Marzo 2003 - Un pianeta se ne va in fumo
Fonte: ESA

Un altro spettacolare caso di cannibalismo spaziale è stato scoperto dagli astronomi europei dell'ESA, studiando una serie di immagini della stella HD 209458, nella costellazione di Pegaso, riprese dal Telescopio Spaziale Hubble. Uno dei pianeti identificati per via indiretta in orbita attorno alla stella, designato HD 209458b, starebbe letteralmente evaporando, a causa del calore e della pressione di radiazione della stella madre.
Il pianeta appartiene alla classe degli "hot jupiter", giganti gassosi a distanza molto, troppo ravvicinata alla stella ospite, tanto da subirne le drammatiche conseguenze: evaporazione progressiva dell'atmosfera e di gran parte del pianeta nello spazio, lasciando alla fine un residuo fuso corrispondente al nucleo.
HD 209458b si trova appena a 7 milioni di km dalla stella ospite (si consideri invece che il nostro Giove è lontano 780 milioni di km dal Sole), e compie una rivoluzione completa in soli 3,5 giorni. I ricercatori dell'ESA hanno identificato uno sbuffo di idrogeno circostante l'atmosfera del pianeta, elongato in senso opposto alla direzione di rivoluzione, che ricorda la coda di una cometa. La "coda" si estenderebbe per ben 200000 km.
Strutture del genere sono riconoscibili attorno a molti pianeti (anche la Terra mostra una tenue "coda" di idrogeno) ma con una perdita di massa molto inferiore.
HD 209458b è naturalmente troppo vicino alla sua stella, un astro giallo simile al Sole, per poter essere osservato direttamente, ma il suo transito sul disco può essere rilevato grazie allo spettrografo STIS di Hubble, in grado di registrare leggere attenuazioni dell'emissione della stella. L'irregolarità periodica rilevata nell'emissione dovuta all'idrogeno si spiega bene con la presenza di una coda diffusa attorno al pianeta satellite.
HD 209458b ha un diametro pari a 1,3 volte il diametro di Giove, e una massa pari al 70%. Gli astronomi dell'Istituto di Astrofisica di Parigi hanno calcolato che il pianeta sta perdendo addirittura 10000 tonnellate di idrogeno al secondo, quindi gran parte della sua massa se ne sarebbe già andata letteralmente in fumo. Il transito del pianeta sul disco di HD 209458 è stato scoperto nel 1999, e due anni più tardi la rilevazione di una coda di sodio è stata la prima conferma dell'esistenza di atmosfere in pianeti extrasolari. HD 209458 è facilmente osservabile in Pegaso: la stella, lontana 150 anni luce dalla Terra, appare di settima magnitudine ed è visibile con un buon binocolo.

(F.Berengo, Coelum Astronomia)

Link:
http://www.esa.int/export/esaCP/SEMD5P2A6BD_index_2.html