"Ora non denigrate lo Shuttle, salverà l'uomo"
La tragedia del Columbia non avrà un effetto domino sulla scienza e sull'astrofisica in particolare, ma le ricadute, anche importanti, saranno inevitabili. Margherita Hack, direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste , già collaboratrice della Nasa, ha davvero pochi dubbi: "Lo Shuttle è stato fondamentale, perché ha permesso di fare ricerca a costi molto più contenuti, recuperando sia le navicelle, sia gli strumenti a bordo. Di conseguenza ha rappresentato un grandissimo passo avanti nella tecnologia spaziale, malgrado tutto, anche sotto il profilo della sicurezza".
Quali contributi ha dato la ricerca spaziale alla scienza?
"Fondamentali, perché ci permette di osservare il cielo lungo tutto lo spettro elettromagnetico. Fino al 1930 si conosceva solo l'aspetto ottico del cielo; dal '32, con la scoperta di Karl Jansky che i corpi celesti emettono anche radio onde, abbiamo scoperto un cielo completamente diverso da quello che già si conosceva. L'avventura nello spazio ha prodotto nuove scoperte ancora: tutte le altre lunghezze d'onda, infatti, raggi gamma, raggi x, ultravioletti e infrarossi, venivano assorbite dalla nostra atmosfera. Le osservazioni dallo spazio, cioè da telescopi posti su satellite, hanno permesso invece di svelare tutte le facce del cielo".
La Nasa lamenta un taglio significativo ai bilanci, alla voce risorse. E c'è chi parla di tragedia annunciata...
"L'incidente provocherà certamente un rallentamento nei programmi, perché bisogna capire innanzitutto qual è stata effettivamente la causa del disastro. Ma i tagli sono una diretta conseguenza della politica del presidente Bush, che tende a concentrare tutte le risorse sulle macchine da guerra e non sulla ricerca. Quantomeno, ad indirizzare la ricerca più a scopi bellici che di ricerca pura".
La fine della Guerra Fredda ha inciso in quella che veniva definita la corsa allo spazio?
"In un certo senso sì, perché è venuta a mancare la competizione che è sempre una molla molto importante. Ora c'è una sola potenza: è venuto meno il contropotere che ha tenuto in equilibrio la terra per 50 anni".
Quale ricaduta avrà questo incidente sull' astrofisica?
"Una ricaduta inevitabile. Noi avevamo degli esperimenti sul Columbia: uno strumento per l'osservazione dell'ultravioletto stellare che aveva già volato tre volte e avrebbe dovuto fare altri due voli. Ora queste missioni non si sa quando e soprattutto se si potranno effettuare. Molti altri esperimenti subiranno rinvii e ritardi, poi ci sono anche quelli che sono andati persi. Siamo di fronte a un'impasse, ma sono convinta che la ricerca spaziale andrà comunque avanti".
Visto dal cielo, quanto l'uomo è riuscito ad alterare il pianeta?
"C'è stato un forte incremento del contenuto di anidride carbonica e metano dal 1860 ad oggi. E' un dato certo, che ha portato ad un aumento della temperatura media di poco meno di un grado. Proseguendo ad immettere anidride carbonica e metano a questo ritmo, si può prevedere che la temperatura media aumenterà ancora: anche un dato apparentemente insignificante può essere sufficiente a dilatare termicamente gli oceani, al punto di mettere sott'acqua parecchie città costiere"..
di Lorenzo Sani da Il Resto del Carlino