IL TALENTO DERMO-OTTICO
Molti interessanti esperimenti di chiaroveggenza sono stati condotti all'inizio del secolo in Francia dal ricercatore parigino Charles Richet con il sensitivo polacco Stefan Ossowiecki. Quest'ultimo riusciva a leggere i messaggi chiusi in buste sigillate, come pure i biglietti schermati in tubi di piombo.
Lo stesso fenomeno era prodotto, nel 1964, da una sensitiva russa in cura per isteria dal celebre psichiatra Sergej S.Korsakov. "Questa donna", asseriva il dottore, "è capace di leggere un foglio in una busta chiusa con l'aiuto del tatto, di una sensibilità generale, di una particolare sensazione di calore. Legge attraverso vari strati di carta e riconosce la scrittura a mano e il colore dell'inchiostro. Si tratta di una sensitività che esula dalla normale ricettività degli organi di senso e che appare alla gente come una manifestazione quasi soprannaturale...".
Questa capacità è stata ribattezzata talento dermo-ottico, la possibilità di chiaro-vedere grazie al contatto della pelle. Un'abilità molto diffusa nella ex Unione Sovietica ove, nel 1962, presso il laboratorio psicologico dell'Istituto pedagogico di Nizhni-Tagil, negli Urali, un'altra donna sbalordiva gli scienziati. Roza Kuleshova era una sensitiva che, bendata, riusciva a leggere i giornali semplicemente sfiorandoli con la mano destra. Inoltre identificava i diversi colori dei fogli come pure, tastando delle fotografie, riconosceva il soggetto (in genere un uomo). Per queste insolite forma di chiaroveggenza i ricercatori sovietici abbozzarono le ipotesi più disparate: alcuni sostennero che i soggetti erano in grado di reagire "alle minime differenze di temperatura delle superfici diversamente colorate degli oggetti", altri parlarono di percezione tattile delle differenze dei coloranti, altri ancora si rassegnarono all'idea dell'esistenza della visione a distanza.