PER IL SOFTWARE LIBERO

a cura di Simone Cumbo

Partita la campagna contro la European Union Copyright Directive

A promuoverla è l'Associazione Software Libero, per informare sui pericoli
della direttiva europea sul copyright e attivare un'operazione di contrasto

http://www.softwarelibero.it/progetti/eucd/annuncio-campagna.shtml

L'EUCD è la direttiva della Comunità europea nata per uniformare la
legislazione sul diritto d'autore in vigore nei Paesi membri [1]. Si tratta
di un argomento estremamente importante per la società, perchè ogni persona
ha che fare con il diritto d'autore ogni volta che accede ad una qualunque
opera, documento o informazione.
Il diritto d'autore è un insieme di leggi che forniscono agli autori alcune
prerogative sulle proprie creazioni (come il monopolio sulla riproduzione).
L'esistenza di tali leggi è giustificata dal fatto che esse incoraggiano la
produzione di nuove opere, favorendo la diffusione del sapere e il progresso
sociale [2].
L'EUCD introduce nuove norme che ampliano il diritto d'autore, ma di fatto
ne contraddicono le finalità positive: la direttiva non favorisce gli autori
e la società, ma i grossi editori e produttori di software proprietario.
L'EUCD concede nuovi privilegi legali ai colossi del settore, senza però
offrire alcuna nuova garanzia agli utenti. Questa impostazione sposta il
bilanciamento dei diritti e dei doveri, favorendo i grossi produttori a
spese di tutti coloro che, in vario modo, utilizzano le moderne tecnologie.

Quali sono i pericoli, e quanto sono vicini

L'EUCD contiene molte norme pericolose, tutte riconducibili ad un problema
fondamentale: la tutela legale per le "misure tecnologiche di protezione",
ovvero per i sistemi che regolano l'accesso e la copia di materiali coperti
da diritto d'autore. La "tutela legale" implica che ogni tentativo di
aggirare queste misure diventa reato.
L'EUCD sancisce quindi un nuovo potere per gli editori: quello di ricorrere
a sistemi digitali che stabiliscono in che modo gli utenti possano
utilizzare le opere possedute (come e-book, CD contenenti musica o dati,
DVD).
Questo significa che domani assisteremo alla diffusione di e-book a tempo,
che diventano inutilizzabili dopo un certo periodo, e non possono essere
stampati o ceduti a parenti o amici [3]; CD musicali che non si possono
copiare, o memorizzare sul computer o sul lettore MP3 portatile [4]; film in
DVD che si possono guardare solo in certi Paesi e con certi sistemi
operativi [5]; programmi che automaticamente cancellano dal proprio PC i
file ritenuti "illegali" [6]; computer, periferiche e sistemi operativi che
si rifiutano di leggere dati ritenuti "non autorizzati" [7]. L'elenco
potrebbe continuare, ed è potenzialmente molto ampio. Una applicazione
estensiva di questi sistemi potrà togliere agli utenti ogni controllo sul
funzionamento delle macchine in loro possesso.
Non si tratta di semplici ipotesi: tutto questo avviene già oggi. Ma l'EUCD
richiede che gli Stati europei difendano queste misure tecnologiche, creando
leggi apposite: domani, quindi, ogni tentativo di aggirare le vessazioni di
questi sistemi di protezione potrebbe essere punito con il carcere; chi crea
programmi che leggono certi tipi di file potrebbe commettere un reato; anche
chi solamente discute su come evitare una limitazione tecnologica potrebbe
rischiare la galera. Le persone accusate potrebbero essere punite anche se
non avessero mai commesso atti oggi illeciti perchè ritenuti violazioni del
diritto d'autore.
Con l'applicazione dell'EUCD, alcuni casi recentemente balzati all'onore
delle cronache avrebbero avuto conseguenze diverse: il creatore del DeCSS
[8] sarebbe stato condannato; chi ha scoperto come superare le limitazioni
dei CD anti-copia usando un pennarello [9] sarebbe un criminale; anche chi
utilizza o semplicemente rende note queste invenzioni correrebbe il rischio
di ritorsioni legali.
Negli Stati Uniti questo scenario è già realtà, a causa del Digital
Millennium Copyright Act (DMCA) [10]: una legge che ha permesso a varie
aziende di ottenere arresti, intimidazioni e censure che hanno colpito
utenti, programmatori, ricercatori. E le norme del DMCA sono le stesse
previste dall'EUCD.
Anche in Italia la situazione è preoccupante: il Governo ha già pronto uno
schema di decreto legislativo che recepisce l'EUCD, e concretizza questi
pericoli [11].

Perchè questa campagna

Le norme dell'EUCD sono una palese negazione del progresso. L'EUCD non solo
non si preoccupa di garantire agli utenti le libertà e le possibilità
offerte dalle moderne tecnologie, ma addirittura va nel senso opposto: offre
alle aziende abbastanza grosse una potere di controllo quale non era mai
stato finora possibile.
È necessario che l'opinione pubblica comprenda i pericoli dell'EUCD, e sia
informata sul suo recepimento in Italia e sulle sue conseguenze. Solo così
sarà possibile chiedere una revisione della direttiva.
La documentazione finora raccolta per la campagna comprende del materiale
informativo sull'EUCD [12] e sulla legge italiana che la recepisce [13]. Le
discussioni sul tema si svolgono sulla mailing list <diritto @
softwarelibero . it> [14].
La campagna è aperta ad ogni suggerimento e contributo.

Riferimenti
[1]
http://www.softwarelibero.it/progetti/eucd/eucd-it.shtml
[2]
http://www.biblio.liuc.it:8080/biblio/liucpap/pdf/44.pdf
[3]
http://www.metatext.com/
[4]
http://www.altroconsumo.it/map/show/254/src/20061.htm
[5]
http://eon.law.harvard.edu/openlaw/DVD/dvd-discuss-faq.html
[6]
http://bsdvault.net/article.php?sid=527&mode=&order=0
[7]
http://www.apogeonline.com/webzine/2002/10/01/01/200210010102
[8]
http://punto-informatico.it/p.asp?i=42646
[9]
http://punto-informatico.it/p.asp?i=40153
[10]
http://www.anti-dmca.org/
[11]
http://www.softwarelibero.it/progetti/eucd/bozza-legge-italiana.shtml
[12]
http://www.softwarelibero.it/progetti/eucd/intro.shtml
[13]
http://www.softwarelibero.it/progetti/eucd/eucd-in-italia.shtml
[14]
http://lists.softwarelibero.it/mailman/listinfo/diritto