IL MISTERO DELLA SINDONE

Di Swami S.

Spesso si leggono notizie sulla "sacra sindone".
Ovviamente si dibatte sulla sua autenticità o meno. Ma mi chiedo, è mai possibile che si debba sempre affrontare tali discussioni complicandosi la vita con studi ed esami complicatissimi, che non portano ad alcuna conclusione definitiva? Forse pecco di presunzione o semplifico troppo la questione, ma vorrei fare delle osservazioni in merito. Mi baso su dati storici certi e verificati, che stranamente tutti gli scienziati e teologi non sembrano tenere in considerazione (per ignoranza forse?). Tutti noi siamo stati fin troppo abituati a credere in ciò che ci fanno vedere e spesso le nostre "certezze" sono in realtà basate su icone errate create nel passato. Un esempio è quello dei Vichingi, che nell'immaginario collettivo sono immancabilmente dotati di copricapo con le corna, complici tutti i film di Hollywood che hanno a loro volta preso esempio dall'iconografia teatrale del '700, '800. L'archeologia ha dimostrato chiaramente che ciò non è vero ma frutto della fantasia. E che dire di Babbo Natale...barbuto, vestito di rosso e bianco e rubicondo? Creato dalla Coca Cola negli anni venti per pubblicizzare durante il periodo festivo la nota bevanda, e successivamente entrato nell'iconografia natalizia, confondendosi con la leggenda nordica di San Nicolao. Tornando alla sindone, ho due esempi che oso definire chiarificatori. Primo, noi tutti siamo abituati a conoscere la croce cristiana come la vediamo in chiesa o nei dipinti. La croce cristiana si basa sulla crocefissione di Cristo, macabro rito creato dai Romani. Ebbene è sbagliata!, infatti archeologi e storici (seri), sanno che la vera croce era una "T". Il palo centrale era sempre fisso nel terreno, ciò che veniva rimosso e applicato sul condannato era la losanga che veniva poi issata sul palo dopo aver inchiodato il malcapitato. Ed è qui, per dirlo in maniera scherzosa, che casca l'asino, nella sindone oltre all'immagine del corpo, ci sono tracce di sangue che corrispondono alla zona dei piedi e delle mani dove sarebbero entrati i chiodi, nella sindone i segni sulle mani sono posti, come tutti sono abituati a credere, nel palmo delle mani e qui abbiamo il secondo esempio di inesatezza storica. I chiodi in realtà venivano infissi trapassando i polsi, per un motivo ben pratico e cioé che il peso del corpo altrimenti, avrebbe letteralmente sventrato il palmo delle mani lasciando cadere il condannato. Questi sono dati della "procedura" ben descritti in documenti dell'epoca e confermati dagli archeologi. La sindone è perciò quasi sicuramente un falso. Ci voleva tanto?
Grazie per l'attenzione, Swami.