Improbabile un'epidemia di "mucca pazza"
Solo 113 casi sono stati accertati in Gran Bretagna da quando la malattia è stata
identificata nell'uomo nel 1996
Un'epidemia della variante umana del morbo della mucca pazza su grande scala in Gran
Bretagna è altamente improbabile, secondo i ricercatori britannici, che hanno ridotto le
loro precedenti stime dei potenziali casi futuri da 50.000 a 7.000.
La nuova stima si basa sui dati di mortalità alla fine del 2001 e non comprende il calo
nelle morti del 2002: le cifre potrebbero perciò essere anche più basse.
"Rispetto alle precedenti analisi - commenta Azra Ghani, epidemiologo dell'Imperial
College di Londra - i dati mostrano un declino sostanziale del limite superiore del
numero di casi potenziali. Un'epidemia su larga scala sembra statisticamente
improbabile". Le cifre sono state rese pubbliche dalla Royal Society, l'accademia delle
scienze britannica.
Alla fine del 2001, in Gran Bretagna erano stati diagnosticati 113 casi della variante
del morbo di Creutzfeldt-Jacob, la malattia degenerativa del cervello che si suppone
legata al consumo di carne infetta di encefalopatia spongiforme bovina (BSE). Poiché la
suscettibilità alla malattia può essere influenzata da fattori genetici e dal lungo
periodo di incubazione - che si ritiene di 10-20 anni o anche più -, è difficile per gli
scienziati predire il numero di persone che ne saranno afflitte in futuro.
"Il numero dei casi è in continuo calo, - spiega Ghani - e così le proiezioni aggiornate
tendono ad adeguarsi". Le nuove cifre si basano sul presupposto che tutti i casi siano
dovuti al consumo di carne, e non attraverso sangue contaminato o procedure chirurgiche.