Energia solare a basso costo
Esperimenti nel Sahara del premio Nobel Rubbia
VICENZA. Produrre energia solare, economicamente competitiva sul mercato, immagazzinabile e trasportabile: è il rivoluzionario progetto cui sta lavorando Carlo Rubbia, Nobel per la fisica nel 1984 e presidente dell'Ente nazionale energia e ambiente (Enea). A illustrarlo è stato lo stesso Rubbia durante un incontro con la stampa, preludio della cerimonia per il conferimento del "Palladio d'oro", premio promosso dall'amministrazione comunale di Vicenza.
Il premio Nobel ha spiegato come l'Enea stia lavorando a un progetto che utilizzando e amplificando il calore irradiato dal sole nei paesi caldi, quali sud Italia, sud della Spagna ed Africa, possa trasformare il calore in energia pulita accumulabile e trasportabile. Il progetto dell'Enea si sta concretizzando nel deserto del Sahara, dove specchi ustori, amplificando il calore del sole, andrebbero a riscaldare un tubo di acciaio dentro al quale passerebbero il guano, o sale del Cile, fertilizzante naturale composto da doppio nitrato di sodio e potassio che sarebbe poi accumulato in un raccoglitore che manterrebbe la temperatura di 600 gradi per almeno tre giorni.
L'energia prodotta potrebbe essere utilizzata nella fascia dei paesi poveri o esportata dall'Algeria, tramite cavi sotterranei in altri paesi. Il progetto prevede due cavi: uno porterebbe 2.000 megawatt di energia all'Italia, l'altro 3.000 megawatt verso la Spagna, per un totale di 5.000 megawatt, equivalente dell'energia nucleare esportata dalla Francia in Europa. Il costo del trasporto sarebbe di 5 centesimi al Kw ed il costo di produzione competitivo con quello del petrolio. http://www.lanuovasardegna.quotidianiespresso.it/lanuovasardegna/arch_09/sardegna/piano/sl304.htm