CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE SEZIONE DI MILANO
E PROVINCIA


UFO E AUTORITÀ MILITARI E GOVERNATIVE IN ITALIA

L'Italia e gli UFO


a cura di Luigi Barone
In tutte le Nazioni che hanno affrontato ufficialmente il problema degli UFO, la competenza a trattare la questione è stata, almeno all'inizio, quasi un'esclusiva delle Autorità Militari. Questo indirizzo è indubbiamente indiscutibile in quanto gli "Oggetti Volanti Non Identificati" ( O.V.N.I.), hanno rappresentato e rappresentano tutt'oggi con le loro apparizioni ed i loro sorvoli che di fatto, hanno violato gli spazi aerei di quasi tutte le nazioni del Mondo, delle tecniche aeronautiche straordinarie che non trovano nessuna coincidenza con quanto applicato sul nostro Pianeta e di conseguenza, hanno dimostrato di possedere una tecnologia elevatissima che, senza ombra di dubbio, lascia intravedere la possibilità di applicazioni nella costruzione di apparecchiature da impiegare nell'ambito delle strategie di difesa e, logicamente, nell'impostazione di nuovi apparati bellici atti all'offesa. Chiaramente in passato e precisamente nei periodi legati ai conflitti mondiali e successivamente in piena Guerra Fredda, immancabilmente ogni avvistamento di questi "ordigni", dava adito di pensare che la potenza o le potenze avversarie avessero inventato macchine eccezionali per il controllo degli antagonisti se non addirittura per l'impiego in occasione di eventi bellici (si prenda come esempio il fenomeno legato ai Foo-Fighters < caccia infuocati > che sono stati segnalati verso la fine del secondo conflitto mondiale - 1944/1945 - dai piloti dei caccia alleati, Tedeschi e Giapponesi). Per quanto riguarda l'interessamento ed il diretto coinvolgimento delle Forze Militari di Paesi come gli Stati Uniti (vedasi le segnalazioni del pilota privato Kenneth Arnold nel 24 Giugno del 1947, il caso Roswell del 1947, il caso del Capitano Thomas Mantell nel 1948 e poi di seguito il Giurì Robertson del 1953, il Rapporto Condon alla fine degli anni 60), come la Spagna ( che il 20 Ottobre 1976 tramite il Capo di Stato Maggiore, il Generale dell' Aeronautica Don Felipe Galarza ha reso nota in forma ufficiale una documentazione che radunava 12 casi UFO che si erano verificati nel territorio spagnolo durante gli ultimi anni), i maggiori esponenti dell'ufologia mondiale si sono espressi con relazioni e documentazioni a fiume (senza dimenticare che anche alcuni Governi si sono mossi nello studio del fenomeno come: la Francia con il GEPAN nel 1977 (nell'ambito del Centro Nazionale Studi Spaziali) che, nel 1989 è stato sostituito dal SEPRA- sempre nel CNES). Noi invece, tratteremo il fenomeno vissuto in "casa nostra" . Parleremo delle Autorità Militari italiane ed il loro interessamento e coinvolgimento nella fenomenologia ufologica. Chiaramente, dovremo anche coinvolgere in questo studio, il mondo politico italiano in quanto, vi sono stati anche gli interventi effettuati da alcuni parlamentari per l'appunto in Parlamento in periodi più o meno distanti tra loro.
In Italia, come in molte altre Nazioni del Mondo, gli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati (O.V.N.I.) comunemente chiamati U.F.O. (Unidentified Flying Objects) si sono registrati in epoche ben lontane dagli anni dei conflitti mondiali ed addirittura vi sono testimonianze scritte, risalenti alla primavera del 1468 (14 Giugno) - come descritto da Matteo Palmieri nel suo "LIBER DE TEMPORIBUS" - e prima ancora al 1465 (Febbraio) come scritto in un brano tratto dalle "NOTABILIA TEMPORUM" di Angelo de Tummulillis. Ma, giusto per avvicinarci un po' ai giorni nostri, nel 1950, nel 1954 e nel 1973, l'Italia è stata sorvolata da questi ordigni in maniera abbastanza massiccia, tanto da considerare questi eventi come delle vere "ondate" che hanno contribuito a far riflettere non poco l'opinione pubblica. Comunque, l'ondata di avvistamenti che sicuramente ha avuto il maggior numero di oggetti volanti osservati sul nostro territorio, rimane quella fra il 1978 ed il 1979. Queste osservazioni, hanno comunque un certo rilievo se consideriamo che le testimonianze più documentate e maggiormente particolareggiate, provengono da fonti abbastanza importanti ed insospettabili : appartenenti all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia Stradale, Militari, Piloti, Meteorologi ed altri ancora. Nel corso del 1978, gli organi di informazione hanno riferito dell'esistenza di circa 557 avvistamenti di UFO (nel 1977 erano stati 650) e se poi aggiungiamo anche i casi non segnalati..........(paura da parte dei testimoni di essere ridicolizzati etc..) il numero assume un altro spessore !
La classe politica ha iniziato ad interessarsi al problema già nel 1950 quando, il Sen. Socialdemocratico Piemonte, per la prima volta interviene con una interrogazione parlamentare sul fenomeno l'8 Luglio ove, chiede se non sia opportuno (dopo l'esempio degli U.S.A.) informare la popolazione sullo sviluppo delle indagini sui "piatti o dischi volanti" . In risposta, il Sottosegretario di Stato per la Difesa Vaccaro afferma: < A nome del Presidente del Consiglio dei Ministri informo l'Onorevole interrogante che l'Amministrazione Militare non ha alcuna comunicazione da fare in merito all'esistenza ed alla natura dei cosiddetti dischi o piatti volanti.....> . Tale risposta, ha generato una reazione da parte dell'On. Piemonte che ha polemicamente ed ironicamente dichiarato di essere soddisfatto della risposta molto chiara su come il denaro pubblico venisse sprecato per mantenere attivi uffici militari e scientifici per le varie ricerche senza esito alcuno ed in seguito l'interrogante presentava una documento dell'"Air Materiel Command" che fra i casi spiegabili, evidenziava anche ben 34 casi rimasti misteriosi. In seguito, è solo nel 1978 che i politici italiani manifestano un interessamento maggiore in merito agli avvistamenti di cui si è accennato prima tanto che, risale al quel periodo l'entrata in campo ufficiale della nostra Aeronautica Militare come vedremo in seguito. Giova ricordare comunque che già nel 1953 la Rivista Aeronautica, presentava una serie di articoli inerenti l'argomento e che il Ministero della Difesa di quel periodo è stato chiamato in causa numerose volte per fornire spiegazioni alle Autorità Politiche. E' interessante ricordare poi che il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi (eletto nel 1955), ha dimostrato particolare interesse al problema tanto che alcune installazioni radar hanno assunto particolare importanza nel rilevamento sistematico di "tracce aeree riferibili a tale fenomeno". Comunque, nessuno nella Capitale, si riteneva competente per lo studio del fenomeno infatti, anche il Comandante Generale della N.A.T.O. a Parigi Gen.Gruenther in una lettera del 16 Maggio 1955 riferiva che il problema non era contemplato nell'insieme delle sue responsabilità e cosi, il nostro Ministero della Difesa, approfittando di questa dichiarazione, continuò a stare "alla finestra" osservando ed aspettando chissà quale evento. Nel 1962, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica in risposta ad un quesito rivoltogli dal Presidente della Repubblica, incaricò un Ufficiale Superiore di indagare nuovamente sull'argomento in Italia per poi riferire al Capo dello Stato. Questo interessamento del Presidente, era stato originato dai tanti resoconti giornalistici del periodo e l'Ufficiale, dopo le investigazioni, riferì che molti reportages erano inconsistenti e che molti scrittori erano in malafede ! (si era forse alle prese con un COVER-UP anche in Italia ?) Comunque nel Ministero della Difesa, l'interesse per gli UFO rimaneva. Tanto per mantenere vivo l'interesse, negli anni sessanta, un politico appartenete alla maggioranza del Governo, fu protagonista di una straordinaria esperienza: un pomeriggio d'estate, a bordo della propria auto in cui si trovava anche la sua famiglia al completo, nella zona della tenuta presidenziale di Castel Porziano, il predetto personaggio fu inseguito da un oggetto volante discoidale di colore grigio metallico a forma di due piatti sovrapposti che volava ad una decina di metri dal tetto del veicolo che quindi, si trovava "sempre all'ombra durante la fuga velocissima" verso la Capitale ! ( La carrozzeria dell'auto, è stata esposta a vibrazioni di apparente natura elettromagnetica...). I Servizi Segreti e di Sicurezza italiani hanno investigato su questo evento sia per l'importanza del personaggio politico che per la zona dell'avvistamento ( una tenuta del Presidente della Repubblica).
Non vi sono prove che testimonino il fatto che negli anni 50 e 60 il Comitato Tecnico-Scientifico della Difesa abbia svolto analisi approfondite del fenomeno e comunque le Autorità Militari seguivano in forma ufficiosa il problema come testimonia una lettera redatta il 14 Maggio 1965 dal Ten. Col. John P. Spaulding per conto dell'Aeronautica Militare Americana per rispondere ad un cittadino italiano. Nel documento si indicava che l'Aeronautica Militare Italiana era la struttura incaricata a trattare la materia con l'apporto dell'Arma dei Carabinieri (come Polizia Militare) ed in modo specifico, indicava il S.I.O.S. ( Servizio Informazioni Operativo e Situazione) quale Ente competente a studiare il fenomeno. Visto che non era mai stata espressamente incaricata, la nostra A.M. comunque si occupava di investigare in tale campo solo in casi particolari e nell'ambito di normali attività di controllo in caso di violazioni del nostro spazio aereo e di atterraggi forzati da parte di aeromobili non identificati e quindi, la fenomenologia U.F.O. si intrecciava con i casi di spionaggio aereo in Italia con la conseguenza di generare solo confusione ed incertezze nell'opinione pubblica (si trattava di destabilizzazione ?). A causa però delle tante segnalazioni pervenute ed esaminate, sempre negli anni 60 è divenuta necessaria l'adozione di una modulistica ricavata da quella americana dell' USAF e comprendente 27 domande distribuite su 5 fogli. Si arriva così al 1978 ( fra ricerche e raccolte di dati un po' in sordina per non muovere troppo le acque e con un occhio rivolto sempre verso gli U.S.A.) e, la nuova ondata di avvistamenti portò anche non pochi problemi al Governo Italiano; Tra gli avvistamenti registrati, notevole portata hanno avuto i seguenti: 19 Marzo ore 20:30 - Vicino al traliccio di un ponte-radio, sul Monte Secchetta (Te) alcuni soldati italiani ed altri della N.A.T.O. avvistano un oggetto alto nel cielo ed in lento movimento verso Nord con una velocità ed un assetto variabili. Il velivolo viene anche fotografato e sembra abbia procurato danni al ponte-radio; 4 Luglio ore 22:30 - Alle pendici dell'Etna, alcuni Sergenti dell' A.M.I. notano un oggetto discoidale di circa 10 metri di diametro che, dopo aver lasciato una formazione composta da altri due oggetti volanti, atterra e da esso, discendono 5 esseri biondi dall'aspetto apparentemente umano indossanti una tuta bianca. Questi esseri dopo aver rivolto dei gesti ai testimoni, risalgono sul velivolo che riparte a gran velocità; Settembre (la metà) ore 20:00 - Un Tenente Colonnello dell'A.M.I. Guido Mainini (33 anni), decolla con un F-104 da Cameri (NO). Dopo aver sorvolato Piacenza durante una manovra in ampia virata, nota un oggetto luminoso che in pochi istanti scompare. Il fenomeno è osservato da un altro pilota che si trova sulla verticale di Imperia (su questo evento torneremo in seguito); 22 Ottobre ore 16:30 - Il Direttore dell'Osservatorio meteorologico dell'Istituto di Fisica Terrestre di Napoli Prof. Antonio Palumbo, avvista unitamente ad un altro testimone, un oggetto fusiforme ad una quota di circa 15.000 metri. L'aeroporto confermerà che in quel momento non vi era traffico aereo. 9 Novembre ore 21:00 - L'equipaggio della motovedetta CP 2018 della Capitaneria di Porto di Pescara che si trovava 4 miglia dalla costa al largo di Silvi (Te), avvista un oggetto che, dopo essere emerso dal mare, si dirige verso l'alto a velocità elevatissima scomparendo dopo circa 4 secondi. In Adriatico sempre nello stesso anno, altri avvistamenti di globi di fuoco sono stati registrati ad opera di pescatori due dei quali morti ( i f.lli De Fulgentiis nella notte tra il 14 ed il 15 Ottobre) in mare. Di qui, la protesta dei pescatori ed il pattugliamento da parte degli uomini della Capitaneria di Porto. Tra i casi che si sono verificati nel 1979, ne abbiamo uno abbastanza significativo per le conseguenze che ha generato: Pesaro, notte tra il 30 ed il 31 Dicembre 1979 - Numerosi militari delle caserme "CIALDINI" e "DEL MONTE", vedono un ordigno luminoso discendere all'interno del limite invalicabile" del perimetro militare e compiere alcune evoluzioni sulla verticale della Piazza d'Armi per poi prendere quota verticalmente e scomparire. Oltre alle reclute, al fenomeno hanno assistito anche l'Uffiale di Picchetto, il Sottufficiale d'Ispezione e numerose sentinelle del Corpo di Guardia. Il suolo sorvolato dall'UFO, si presentava inoltre indurito e calcinato. Il fatto, fu pubblicato dalla Stampa ma rimase in sordina e comunque viene smentito dalle Autorità Militari che lo traducono in uno scherzo nel quale sarebbe caduto vittima un Ufficiale - il Tenente Luigi Caldarola - il quale stilò un rapporto in merito al fenomeno osservato. Di fatto, nei giorni che seguirono, tutte le reclute che avrebbero osservato l'Oggetto, furono trasferite in altre caserme sparse per l'Italia ed unitamente a tutto il personale delle due caserme, viene loro ordinato di non parlare dell'evento con nessuno.
A queste testimonianze bisogna aggiungere anche quelle di alcuni Agenti della Polizia di Stato che hanno avuto modo di osservare altri fenomeni ufologici durante i vari pattugliamenti di routine ed altre rese da militari o appartenenti alle Forze dell'Ordine. In conseguenza di ciò, agli inizi del 1979 il Deputato Socialista Falco Accame con una interrogazione parlamentare, rivolta al Ministro della Difesa Ruffini ed al Presidente del Consiglio Andreotti, contribuisce a spingere il Governo a sollecitare l'Aeronautica Militare a rilasciare un rapporto atto a spiegare le misteriose segnalazioni. Il Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.) fin dalla sua costituzione (in qualità di Associazione Privata) avvenuta il 21 Gennaio 1967 - ma operativa sul campo dal 1966 - è sempre stato in collegamento con il Ministero collaborando alla fornitura di tutto il materiale necessario per lo sviluppo delle ricerche; ed anche in questa occasione ha fornito a tutti gli ambienti politici ed ai MASS-MEDIA, il suo appoggio divenendo un valido punto di riferimento. Così il 15 Gennaio 1979 il Gabinetto del Ministro convocò il Segretario del C.U.N. Roberto Pinotti al quale comunicò che il Governo Italiano aveva avviato una procedura amministrativa avente il fine di studiare l'opportunità di dar vita anche nel nostro paese, ad una Commissione di studio ufficiale sugli UFO. Rimaneva comunque il problema di trovare l'Ente al quale affidare l'incarico in quanto l'Autorità Militare non si riteneva all'altezza del compito... C'era quindi l'intenzione di incaricare il Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di svolgere tali ricerche ma, tale Ente riuscì a rimanere fuori dal proposito dato che non era informato sui caratteri scientifici dell'argomento (soprattutto per ciò che riguardava il lavoro svolto all'estero). Nello stesso mese ed esattamente il 29 Gennaio 1979, sempre il Deputato Falco Accame chiedeva al Presidente del Consiglio, di essere informato sulle intenzioni del Governo. Il Ministro della Difesa Ruffini rispondeva dichiarando che non si erano registrati eventi anomali...! Sempre nel, 1979 su direttiva dello Stato Maggiore della Difesa (S.M.D.), L'Aeronautica Militare Italiana (2° REPARTO dello Stato Maggiore dell' Aeronautica - S.M.A. -), veniva incaricata di raccogliere e coordinare i dati inerenti le segnalazioni sugli UFO attivando e coordinando il S.I.O.S. ( Servizio Informazioni Operativo e Situazione) che è una struttura interarma. L'A.M.I. doveva poi avvalersi di una Commissione operante presso Ispettorato Telecomunicazioni e Assistenza al Volo (I.T.A.V.) che doveva occuparsi di analizzare in modo tecnico-scientifico i casi di massima attendibilità relativi alle segnalazioni fornite da organi della Difesa Aerea, del Traffico Aereo e del Servizio Meteorologico. In seguito, a causa di un incremento dei casi di avvistamento sia visuali che radar, veniva stilata una nuova modulistica per la raccolta dei dati (MODULO 2001 parti A-B-C-D- per il rilevamento ottico di UFO ed il MODULO 2001 BIS parti A-B-C- per il rilevamento radar di UFO all.ti 1 e 2 ) e si inseriva nell'Organizzazione anche il Centro Elaborazione Dati Aero-Spaziali (in rapporto ai fenomeni connessi con il rientro nell'atmosfera di corpi naturali o artificiali). Lo S.M.A. si avvaleva (e si avvale ancora oggi) comunque della collaborazione degli Stati Maggiori dell'Esercito e della Marina Militare nonchè dell'Arma dei Carabinieri. I compiti dello S.M.A. sono comunque ristretti a trattare il fenomeno solo per ciò che riguarda agli aspetti legati alla sicurezza del territorio.
Come già accennato, l'Arma dei Carabinieri - in qualità di Polizia Militare, svolge indagini sugli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati ed addirittura in alcuni casi, componenti dell'Arma durante l'espletamento del proprio servizio o liberi dallo stesso, sono stati testimoni di osservazioni UFO. Ad ogni modo il "Titolo Settimo" delle Istruzioni per il Carteggio per l'Arma dei Carabinieri, disciplina la materia delle segnalazioni, fornendo una vera e propria GUIDA che ha lo scopo di fornire ai Comandanti di Reparto le direttive per un'applicazione pratica delle disposizioni esistenti per la trattazione della materia riguardante gli UFO (all.to 3).
Il Parlamento Italiano vede quindi negli anni 80 un incremento nell'interesse per il fenomeno grazie alle interrogazioni parlamentari degli Onorevoli Parlato e Baghino dell' M.S.I.D.N. in relazione agli avvistamenti ufologici ed a altri eventi aventi la stessa origine fra il 1980 ed il 1982 ed in particolare l'Onorevole Parlato il 9 Settembre 1980 rivolgeva un'interrogazione Parlamentare ai Ministri dei Trasporti e della Difesa anche per ciò che riguardava il tragico incidente occorso all'aereo DC-9 dell'ITAVIA chiedendo se vi fossero dei rapporti fra la tragedia ed i misteriosi avvistamenti. In merito al caso di Ustica, la risposta fu che erano ancora in atto gli accertamenti di rito da parte della Commissione di Inchiesta la quale non avrebbe trascurato alcun elemento durante le indagini tese ad accertare le cause del disastro. La stessa interrogazione veniva formulata anche il 12 Ottobre 1981 dall'Onorevole Baghino (insieme ad altre per lo stesso fenomeno) e la risposta fu la stessa. Seguirono poi negli anni a seguire (1984) anche le interrogazioni degli Onorevoli Abete, Fiori e Scaiola della D.C. e dell'Onorevole Scovacricchi del P.S.D.I. con risposta in tempi brevissimi da parte del Ministro della Difesa Spadolini che oltre a precisare i compiti dello Stato Maggiore dell'Aeronautica ed il suo Modus-Operandi, confermava la presenza di un'ampia documentazione relativa alla casistica esaminata. Ci furono in seguito le interrogazioni parlamentari di altri Deputati quali Accame (D.P.), Mellini (P.R.), ancora Parlato e Baghini (M.S.I.D.N.) e L'Onorevole Viscardi (D.C.).

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