CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE

Sezione di VARESE

 

UFO  Files


UMANOIDI AD ABBIATE GUAZZONE

SIGARO VOLANTE

L’UMANOIDE DI CUASSO

PIOGGIA DI ZOLFO

INSEGUITI DA UN UFO

SETTE SFERE ZIGZAGANTI


UMANOIDI AD ABBIATE GUAZZONE

La provincia di Varese ha una lunga tradizione di avvistamenti UFO. Addirittura essa annovera uno dei primi e pių interessanti incontri ravvicinati, con reperti di presunto UFO, della casistica nazionale. Ne fu testimone, il 24 aprile 1950, un operaio di Abbiate Guazzone, Varese. L’uomo, Bruno Facchini, aveva scorto in un campo confinante con l’orto della sua casa uno strano scintillio, e aveva deciso di avvicinarsi. "Accanto ad un palo della corrente elettrica e ad un gelso vidi un’enorme cosa tonda. Dal disco scendeva una scaletta illuminata. C’era un portellone aperto. All’interno dell’UFO potei vedere, per il chiarore che esso diffondeva, un’altra scala comunicante con i piani superiori dell’apparecchio; alle pareti si potevano notare dei tubi, bombole collegate in fila tra loro e manometri. Ad un certo momento attorno al disco vidi quattro esseri. Due erano accanto alla scaletta. Un terzo sembrava intento a saldare un "mazzo" di tubi. Proprio quest’operazione produceva lo strano scintillio che aveva attirato la mia attenzione. Pensando a qualche prototipo sperimentale segreto, mi avvicinai chiedendo se avessero bisogno di aiuto. Quegli esseri compirono strani gesti ed emisero dei suoni gutturali, come una specie di "gurr... gurr...". In quel momento l’ordigno si mise in moto e fu solo allora che capii che non era nulla di terrestre. Preso dal panico, comincia a scappare. Mentre correvo, con la coda dell’occhio vidi che uno di quegli individui mi stava puntando addosso qualcosa. Fui investito alla schiena da un raggio di luce, era di una forza tale che sembrava una massa d’aria compressa. Persi l’equilibrio e venni scaraventato a terra, sbattendo la testa contro una pietra. Dolorante, spaventato ed intontito rimasi a terra senza muovermi. Quegli esseri nel frattempo stavano portando a termine il loro lavoro di saldatura. Poi entrarono tutti nel disco, che si chiuse e ripartė. Il mattino seguente, dopo una notte insonne, tornai sul posto e trovai a terra quattro tracce circolari larghe un metro. L’erba era bruciata in piu’ punti e a terra c’erano diverse schegge di metallo". Dell’accaduto venne informata la questura di Varese e furono effettuati sopralluoghi anche da parte di tecnici militari. Alcuni frammenti metallici vennero analizzati e risultarono essere "metallo antifrizione". Il mistero rimase peraltro insoluto.

 

SIGARO VOLANTE

Diversi operai e agricoltori di Luino notavano, indipendentemente, il 14 ottobre 1954, un siluro volante provenire da Monte Borgna verso monte Limidario, per poi scomparire nei cieli svizzeri. L’oggetto si trovava ad una quota di 2-3000 metri e produceva un ronzio sommesso come di un motore elettrico. Il giorno dopo diversi luinesi scorgevano, alle ore 13, un oggetto ovale ed argenteo, che volava emettendo fumo. L’oggetto si dirigeva verso Lugano.

 

L’UMANOIDE DI CUASSO

Due dischi grandi come una ruota di scooter, emananti una lice bluastra particolarmente intensa ai bordi, venivano scorti il 15 ottobre 1954 da tre persone a Cuasso al Monte. L’apparizione era stata preceduta da un boato, simile a quello prodotto dal motore di un aereo. Gli oggetti provenivano da Marzio, diretti verso la Svizzera. Al centro avevano un’asta luminosa che li trapassava. Gli ordigni si sarebbero abbassati sulle cime di alcuni alberi, bruciandoli. Uno dei testimoni disse di avere intravisto chiaramente, all’interno di uno dei dischi, una massa oscura dalla forma umana. L’apparizione, alle ore 22, di un disco azzurrognolo sul tratto autostradale tra Gazzado e Varese causo’ poi il blocco di una colonna di macchine. Il giorno dopo alcuni campeggiatori in localita’ Campo dei fiori vedevano, alle 21.30, un grosso corpo luminoso rimasto visibile in direzione nord per 3-4 secondi.

 

PIOGGIA DI ZOLFO

Il 7 giugno 1958 diversi partecipanti ad un matrimonio nella chiesa di Fogliaro notavano, uscendo, che il cielo era divenuto improvvisamente scuro. Il temporale che ne segui’ produsse insoliti odori, come di ammoniaca e zolfo, e diverse persone riportarono disturbi agli occhi, ebbero starnuti e colpi di tosse. Fra mezzogiorno e le tredici tornava la calma piu’ totale. Il caso, se autentico, e’ curioso per l’abbinamento con sostanze a volte riferite alla presenza di strani umanoidi.

 

INSEGUITI DA UN UFO

L’undici aprile 1962 due vetture in transito da Saronno a Legnano, nei pressi di Rescaldina, venivano coinvolte nell’avvistamento di un UFO. I conducenti delle macchine e due passeggeri scendevano per osservare un ordigno che improvvisamente si abbassava sopra il gruppo come un aereo in picchiata; poi riprendeva quota e ripeteva la manovra altre due volte, ma in modo tale da avvicinarsi sempre di piu’ agli attoniti osservatori, tanto che all’ultima picchiata sembro’ quasi rasentare le macchine posteggiate. L’oggetto venne descritto come una strana apparecchiatura che illuminava il gruppo con due potenti fari anteriori bianchi e abbaglianti, indirizzati nel senso di marcia. I testimoni intravidero anche la struttura centrale dell’oggetto, descritta come una massa nerastra oscillante, che presentava tre fari posteriori piu’ piccoli, di una luce rosso violetta molto intensa. L’UFO sembro’ poi posarsi sulla strada, per poi proseguire silenziosamente verso Saronno.

 

SETTE SFERE ZIGZAGANTI

Il 25 maggio 1997 sette sfere di luce hanno sorvolato la montagna di Ardena, rincorrendosi zigzagando lentamente per poi toccarsi e rimbalzare nell’aria. Poi, una per volta, si spegnevano, lasciando intravedere la propria sagoma. Testimoni dell’evento, cittadini di Cunardo, Quinzano e Lavena Ponte Tresa.


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