CLONAZIONE, LA BUFALA RAELIANA

Gazzetta del Sud
05/01/2003
Clonazione: nasce un'altra Eva ma la setta ufologica non fornisce prove
Rodolfo Calò BRUXELLES - (Ansa)

La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove avantieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone "europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri al giornale belga "Libre Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato ieri la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un essere malformato". Lo ha affermato ieri il professor Viaceslav Tarantul, direttore dell'istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle scienze russa e studioso di fama internazionale. Tra l'altro, ha osservato lo scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti mostruosi o individui afflitti da patologie varie (cancro incluso), mentre lo stesso, controverso esperimento della pecora Dolly è stato preceduto da "circa trecento fallimenti".




GAZZETTA DI PARMA
05/01/2003

I raeliani: "Nata un'altra Eva in Europa"
Sarebbe la figlia di una coppia di lesbiche olandesi. Ma non ci sono prove


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BRUXELLES - La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in E uropa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola "Eva" di cui i raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci". La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone "europeo" non fa parte della setta che vanta 55mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri al giornale belga "Libre Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Intanto il principe Dracula Kretzulesco (62 anni), un personaggio eccentrico che vive nel Brandeburgo (nordest della Germania), ha fatto sapere di aver ricevuto una proposta di clonazione da Brigitte Boisselier.
Rodolfo Calò





Il Gazzettino
Domenica, 5 Gennaio 2003

BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa.La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola Eva di cui i Raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebé di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana."Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove.




Giornale di Brescia 05/01/2003

I Raeliani: nata un'altra bimba clonata Ma manca la conferma del Dna
SAREBBE LA PRIMA IN EUROPA


BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, "figlia" di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato P aese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba "presunta clonata" , la piccola Eva di cui i Raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la Boisselier, rimanendo sul vago "per tutelare la privacy dei genitori". Sia in Belgio, che in Olanda vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al Ministero della giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al D icastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il Ministero della giustizia non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo presunto "parto" non fa parte della setta che vanta 55mila adepti in 84 Paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extraterrestri 25mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma secondo il professor Tarantui, genetista dell'Accademia delle scienze russa, "nel 99% dei casi" si rischia di far nascere "un essere malformato".




Libertà domenica 5 gennaio 2003
In Italia

Clonazione: "E' nata un'altra Eva, la prima in Europa"
I Raeliani: è figlia di una coppia di lesbiche olandesi

BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone "europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista pubblicata oggi al giornale belga Libre Belgique, ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. r. c.




Il Mattino

Domenica 5 Gennaio 2003

DOPO EVA NUOVO ANNUNCIO DEI RAELIANI
"Un'altra bimba clone"
Sarebbe nata in Olanda da una coppia lesbica

La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale, forse in Belgio o in Olanda. Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola Eva di cui i Raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 22 di venerdì, sta molto bene e pesa 2 chili e 700 grammi, un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, sottolinea il ministero della Giustizia, la "pratica della clonazione umana è proibita, ma nulla vieta la nascita di un bimbo clonato". In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Qui, il ministero della Giustizia non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana.
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone europeo non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli Ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. La presidente della Clonaid, in un'intervista pubblicata ieri dal giornale belga Libre Belgique, ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato oggi la commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente possibile ma nel 99% dei casi esiste il rischio di far nascere un essere malformato", lo ha affermato ieri Viaceslav Tarantul, direttore dell'istituto di Genetica molecolare dell'Accademia delle scienze russa e studioso di fama internazionale. "Tra l'altro - ha osservato lo scienziato - molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti mostruosi, con individui afflitti da patologie varie (cancro incluso), mentre lo stesso, controverso esperimento della pecora Dolly è stato preceduto da circa 300 fallimenti".
La Boisselier, nell'intervista, ha invece sostenuto che le malattie genetiche dei cloni "non hanno nulla a che fare con il modo in cui sono stati concepiti".




Il Messaggero Veneto domenica 5 gennaio 2003

"Nato un nuovo bebè"
Ma Rael non dà prove


BRUXELLES. La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove.
Sia in Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la 'praticà della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana.
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone 'europeò non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. Intanto la setta annuncia che intenderebbe clonare anche il principe Dracula Kretzulesco (62 anni), un personaggio eccentrico e originale che vive nel Brandeburgo (nordest della Germania). Lo stesso Dracula ha detto alla Bild di avere ricevuto la proposta di clonazione da Brigitte Boisselier, la 'vescovessà della setta e direttrice di Clonaid, che gli ha fatto pervenire una lettera. Kretzulesco vive in un castello a Schenkendorf, nel Brandeburgo.



Il Piccolo di Trieste domenica 5 gennaio 2003

Pordenone: "Pronta ad avere un bimbo clonato"

BRUXELLES - La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera. E da Pordenone, dove abitata da qualche anno, Roberta Pucci, 38 anni, di origine romana, unica donna-guida italiana della setta degli raeliani, dice: "Non ho figli per scelta perchè averne comporta una grande responsabilità e io invece preferisco dedicarmi all' umanità. Ma se dovessi cambiare idea non avrei problemi a dare alla luce un bimbo clonato".
Ciro Esposito

La nascita della sorellina di Eva sarebbe avvenuta già venerdì sera. Almeno altri tre bebè sono in preparazione In Olanda la seconda bimba-fotocopia L'annuncio è stato dato da Clonaid: la neonata "generata" da una coppia lesbica

BRUXELLES La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. Sia in Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la pratica della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci". La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone europeo non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo". La Boisselier, in un intervista pubblicata oggi al giornale belga "Libre Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato oggi la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un essere malformato". Lo ha affermato ieriil professor Viaceslav Tarantul, direttore dell'istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle scienze russa e studioso di fama internazionale. Tra l'altro, ha osservato lo scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti mostruosi o individui afflitti da patologie varie (cancro incluso), mentre lo stesso, controverso esperimento della pecora Dolly è stato preceduto da "circa 300 fallimenti".




Il Resto del Carlino 05/01/2003 - Cronaca

"E' nata la sorellina europea del clone Eva"

BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata - la piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso - anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si tratti veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago "per tutelare la privacy dei genitori".Sia in Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda la pratica della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non esistono prove.. La coppia lesbica che si è prestata a questo "parto di clone" europeo non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo". I raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri dal giornale belga "Libre Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un essere malformato". Lo ha affermato oggi il professor Viaceslav Tarantul, direttore dell'istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle scienze russa e studioso di fama internazionale. Tra l'altro, ha osservato lo scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti mostruosi o individui afflitti da patologie varie (cancro incluso), mentre lo stesso, controverso esperimento della pecora Dolly è stato preceduto da "circa 300 fallimenti".




Il Secolo XIX
5-1-2003

I raeliani raddoppiano "E' nata in Europa la prima bimba clonata"
La madre della piccola è una lesbica olandese

Bruxelles La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta venerdì sera in un paese dell'Europa settentrionale, forse l'Olanda. Come sta avvenendo nel caso della prima bimba, la piccola "Eva" di cui i raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la Boisselier, rimanendo sul vago. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda. Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato la Bosselier, sia in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della Giustizia, la clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo presunto parto di clone "europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione no-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri sul giornale belga "Libre Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato ieri la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un essere malformato". Lo ha affermato il professor Viaceslav Tarantul, direttore dell'istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle scienze russa e studioso di fama internazionale. Tra l'altro, ha osservato lo scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti mostruosi.




Il Tempo
domenica 5 gennaio 2003

"È nato in Europa il secondo bebè clonato"

L'annuncio della setta dei raeliani
di RODOLFO CALÒ

BRUXELLES - La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola "Eva", di cui i realiani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno" si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva" ha detto la presidente della Società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre" ha precisato il capo della trentina di raeliani olandesi. Sia in Belgio sia in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della Giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della Sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della Giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone "europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 Paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla Terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità. La Boisselier, in un'intervista pubblicata sul giornale belga "Libre Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato ieri la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un essere malformato". Lo ha affermato il professor Viaceslav Tarantul, direttore dell'Istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle Scienze russa.




L'Arena
Domenica 5 Gennaio 2003

CLONAZIONE. La setta: tra Belgio e Olanda è nata una seconda bimba, e altri tre piccoli stanno per venire al mondo

Rael fabbrica la "sorella" di Eva

Bruxelles. La setta dei r aeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ier i la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell ' Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola Eva di cui i rae liani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre, anche per quest ' altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l ' unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l ' esame o meno", ha detto il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un p o' meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago - dice - per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene , e anche la madre", dice il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch ' egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - c i sono zone d ' ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la pratic a della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che c i siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non c i sono prove che c i sia stata una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone europe o non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 P aesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extraterrestri 25 mila anni fa. Pare che l a Clonaid abb ia trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l ' illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista al giornale belga Libre Belgiqu e , racconta che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". C i s ono dunque almeno altri tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell ' Ue, come ha ricordato ier i la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma "nel 99 per cento dei casi" esiste il rischio di far nascere "un essere malformato". Così argomenta il professor Viaceslav Tarantul, direttore dell ' istituto di genetica molecolare dell ' Accademia russa delle scienze e studioso di fama internazionale. Tra l ' altro, osserva lo scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti mostruosi o individui afflitti da patologie varie (cancro incluso), e lo stesso controverso esperimento della pecora Dolly è stato preceduto da "circa 300 fallimenti". La Boisselier, nell ' intervista, ha invece sostenuto che le malattie genetiche dei cloni "non hanno nulla a che fare con il modo in cui sono stati concepiti".




La Provincia di Cremona
05/01/2003


I Raeliani: seconda clonata Ma non ci sarà il test Dna

BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato Paese dell' Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Tuttavia come già nel caso di Eva, a prima bimba asseritamente clonata, anche per quest'altra bebè non è previsto per ora alcun esame del Dna, l' unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda la clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della Sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione umana. La Boisselier ha comunque annunciato che ci sarebbero almeno altri tre cloni in preparazione.

Collaborazione: Gildo Persone', Centro Italiano Studi Ufologici, CISU - Roma
http://www.cisu.org/; E-Mail ermene.gildo@flashnet.it