CLONAZIONE, LA BUFALA RAELIANA
Gazzetta del Sud
05/01/2003
Clonazione: nasce un'altra Eva ma la setta ufologica non fornisce prove
Rodolfo Calò BRUXELLES - (Ansa)
La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto
sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove avantieri aveva
soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del
presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea
al ministero della giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita
ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un
bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via
di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque
non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a
suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata
una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito
parto di clone "europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti
in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del
mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata
portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La
loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare
anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi
l'illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri al
giornale belga "Libre Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che
abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli
altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri
tre cloni in preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali
dell'Ue, come ha ricordato ieri la Commissione europea di Romano Prodi, la
clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il
rischio di far nascere "un essere malformato". Lo ha affermato ieri il
professor Viaceslav Tarantul, direttore dell'istituto di genetica molecolare
dell'Accademia delle scienze russa e studioso di fama internazionale. Tra
l'altro, ha osservato lo scienziato, molti esperimenti condotti su animali
hanno prodotto esiti mostruosi o individui afflitti da patologie varie
(cancro incluso), mentre lo stesso, controverso esperimento della pecora
Dolly è stato preceduto da "circa trecento fallimenti".
GAZZETTA DI PARMA
05/01/2003
I raeliani: "Nata un'altra Eva in Europa"
Sarebbe la figlia di una coppia di lesbiche olandesi. Ma non ci sono prove
NOSTRO SERVIZIO
BRUXELLES - La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in E
uropa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese
dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la
piccola "Eva" di cui i raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è
giustificato il presidente dei raeliani in Olanda, Bart Overvliet.
"La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7
chili, un po' meno di Eva", ha detto la presidente della società di
clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la
privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato
il capo della trentina di raeliani olandesi, anch'egli senza voler
specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove.
Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che
in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra
giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la
"pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della
sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una
specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non
ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi
siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si
tratta solo di voci".
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone
"europeo" non fa parte della setta che vanta 55mila adepti in 84 paesi e si
presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli
ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra
per clonazione da extra-terrestri 25mila anni fa. La loro società Clonaid
avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200mila dollari
per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità.
La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri al giornale belga "Libre
Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque
stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con
"aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in
preparazione.
Intanto il principe Dracula Kretzulesco (62 anni), un personaggio eccentrico
che vive nel Brandeburgo (nordest della Germania), ha fatto sapere di aver
ricevuto una proposta di clonazione da Brigitte Boisselier.
Rodolfo Calò
Il Gazzettino
Domenica, 5 Gennaio 2003
BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa.La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese
dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e
Olanda).Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata,
la piccola Eva di cui i Raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebé di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione
umana."Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno",
si è giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili,
un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni,
Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei
genitori.
"La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della trentina
di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto sia
avvenuto in Olanda o altrove.
Giornale di Brescia
05/01/2003
I Raeliani: nata un'altra bimba clonata Ma manca la conferma del Dna
SAREBBE LA PRIMA IN EUROPA
BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid
hanno annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il
primo in Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato
che si tratta di una femmina, "figlia" di una coppia di lesbiche olandesi.
La nascita sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato P
aese dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e
Olanda). Come sta avvenendo nel caso della prima bimba "presunta clonata" ,
la piccola Eva di cui i Raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è
giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta bene e pesa 2,7 chili, un po'
meno di Eva", ha detto la Boisselier, rimanendo sul vago "per tutelare la
privacy dei genitori". Sia in Belgio, che in Olanda vi sono zone d'ombra
giuridiche. In Olanda, si sottolinea al Ministero della giustizia, la
"pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al D icastero
della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una
specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non
ancora varata. Il Ministero della giustizia non ritiene che vi siano gli
estremi per intervenire in quanto "si tratta solo di voci" e non vi sono
prove che vi sia stata una clonazione umana. La coppia lesbica che si è
prestata a questo presunto "parto" non fa parte della setta che vanta 55mila
adepti in 84 Paesi e si presenta come "la più grande organizzazione
non-profit del mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita
umana sia stata portata sulla terra per clonazione da extraterrestri 25mila
anni fa. La loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone
pronte a pagare anche 200mila dollari per far clonare se stesse o un loro
caro, dandosi l'illusione di eternità. Bandita dalla Carta dei diritti
fondamentali dell'Ue, la clonazione umana "è tecnicamente possibile", ma
secondo il professor Tarantui, genetista dell'Accademia delle scienze russa,
"nel 99% dei casi" si rischia di far nascere "un essere malformato".
Libertà domenica 5 gennaio 2003
In Italia
Clonazione: "E' nata un'altra Eva, la prima in Europa"
I Raeliani: è figlia di una coppia di lesbiche olandesi
BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese
dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la
piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è
giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili,
un po' meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni,
Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei
genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della
trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto
sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in Belgio, dove venerdì aveva
soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda - dove vive la madre del
presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea
al ministero della giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita
ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un
bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via
di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque
non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a
suo avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata
una clonazione umana. La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito
parto di clone "europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti
in 84 paesi e si presenta come "la più grande organizzazione non-profit del
mondo legata agli ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata
portata sulla terra per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La
loro società Clonaid avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare
anche 200 mila dollari per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi
l'illusione di eternità. La Boisselier, in un intervista pubblicata oggi al
giornale belga Libre Belgique, ha precisato che "fra i dieci innesti che
abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli
altri sono finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri
tre cloni in preparazione. r. c.
Il Mattino
Domenica 5 Gennaio 2003
DOPO EVA NUOVO ANNUNCIO DEI RAELIANI
"Un'altra bimba clone"
Sarebbe nata in Olanda da una coppia lesbica
La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato
ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La
presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di
una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe
avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa
settentrionale, forse in Belgio o in Olanda. Come sta avvenendo nel caso
della prima bimba asseritamente clonata, la piccola Eva di cui i Raeliani
hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre scorso, anche
per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun
esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato
veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se
far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei Raeliani
in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 22 di venerdì,
sta molto bene e pesa 2 chili e 700 grammi, un pò meno di Eva", ha detto la
presidente della società di clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo
dire per tutelare la privacy dei genitori. "La bambina sta bene e anche la
madre", ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli
senza voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove.
Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che
in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra
giuridiche. In Olanda, sottolinea il ministero della Giustizia, la "pratica
della clonazione umana è proibita, ma nulla vieta la nascita di un bimbo
clonato". In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di
approvazione, ma non ancora varata. Qui, il ministero della Giustizia non
ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo
avviso, "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una
clonazione umana.
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone europeo
non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta
come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli Ufo": i
raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per
clonazione da extra-terrestri 25mila anni fa. La loro società Clonaid
avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari
per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità.
La presidente della Clonaid, in un'intervista pubblicata ieri dal giornale
belga Libre Belgique, ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo
fatto, cinque stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono
finiti con "aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in
preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha
ricordato oggi la commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana
"è tecnicamente possibile ma nel 99% dei casi esiste il rischio di far
nascere un essere malformato", lo ha affermato ieri Viaceslav Tarantul,
direttore dell'istituto di Genetica molecolare dell'Accademia delle scienze
russa e studioso di fama internazionale. "Tra l'altro - ha osservato lo
scienziato - molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti
mostruosi, con individui afflitti da patologie varie (cancro incluso),
mentre lo stesso, controverso esperimento della pecora Dolly è stato
preceduto da circa 300 fallimenti".
La Boisselier, nell'intervista, ha invece sostenuto che le malattie
genetiche dei cloni "non hanno nulla a che fare con il modo in cui sono
stati concepiti".
Il Messaggero Veneto
domenica 5 gennaio 2003
"Nato un nuovo bebè"
Ma Rael non dà prove
BRUXELLES. La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese
dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la
piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è
giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili,
un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni,
Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei
genitori. "La bambina sta bene e anche la madre", ha precisato il capo della
trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza voler specificare se il parto
sia avvenuto in Olanda o altrove.
Sia in Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in
Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra
giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la
'praticà della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della
sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una
specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non
ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi
siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si
tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione
umana.
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone
'europeò non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si
presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli
ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra
per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid
avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari
per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità.
Intanto la setta annuncia che intenderebbe clonare anche il principe Dracula
Kretzulesco (62 anni), un personaggio eccentrico e originale che vive nel
Brandeburgo (nordest della Germania). Lo stesso Dracula ha detto alla Bild
di avere ricevuto la proposta di clonazione da Brigitte Boisselier, la
'vescovessà della setta e direttrice di Clonaid, che gli ha fatto pervenire
una lettera. Kretzulesco vive in un castello a Schenkendorf, nel
Brandeburgo.
Il Piccolo di Trieste domenica 5 gennaio 2003
Pordenone: "Pronta ad avere un bimbo clonato"
BRUXELLES - La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta già venerdì sera. E da Pordenone, dove abitata da qualche
anno, Roberta Pucci, 38 anni, di origine romana, unica donna-guida italiana
della setta degli raeliani, dice: "Non ho figli per scelta perchè averne
comporta una grande responsabilità e io invece preferisco dedicarmi all'
umanità. Ma se dovessi cambiare idea non avrei problemi a dare alla luce un
bimbo clonato".
Ciro Esposito
La nascita della sorellina di Eva sarebbe avvenuta già venerdì sera. Almeno
altri tre bebè sono in preparazione In Olanda la seconda bimba-fotocopia
L'annuncio è stato dato da Clonaid: la neonata "generata" da una coppia
lesbica
BRUXELLES La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa.
La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di
una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe
avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa
settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la
piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è
giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet.
"La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7
chili, un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di
clonazioni, Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la
privacy dei genitori.
Sia in Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in
Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra
giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la
pratica della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della
sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una
specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non
ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi
siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si
tratta solo di voci".
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone europeo
non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta
come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo".
La Boisselier, in un intervista pubblicata oggi al giornale belga "Libre
Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque
stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con
"aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in
preparazione.
Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato oggi
la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente
possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un
essere malformato". Lo ha affermato ieriil professor Viaceslav Tarantul,
direttore dell'istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle scienze
russa e studioso di fama internazionale. Tra l'altro, ha osservato lo
scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti
mostruosi o individui afflitti da patologie varie (cancro incluso), mentre
lo stesso, controverso esperimento della pecora Dolly è stato preceduto da
"circa 300 fallimenti".
Il Resto del Carlino 05/01/2003 -
Cronaca
"E' nata la sorellina europea del clone Eva"
BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa.
La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di
una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe
avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell'Europa
settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata - la
piccola "Eva" di cui i Realiani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso - anche per quest'altra bebè di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si tratti veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno", si è
giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili,
un pò meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni,
Boisselier, rimanendo sul vago "per tutelare la privacy dei genitori".Sia in
Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda -
dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In
Olanda la pratica della clonazione umana è proibita ma, ammettono al
dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In
Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione,
ma non ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che
vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si
tratta solo di voci" e non esistono prove..
La coppia lesbica che si è prestata a questo "parto di clone" europeo non fa
parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si presenta come
"la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli ufo". I
raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra per
clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid
avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari
per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità.
La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri dal giornale belga "Libre
Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque
stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con
"aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in
preparazione.
Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato la
Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente
possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un
essere malformato". Lo ha affermato oggi il professor Viaceslav Tarantul,
direttore dell'istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle scienze
russa e studioso di fama internazionale.
Tra l'altro, ha osservato lo scienziato, molti esperimenti condotti su
animali hanno prodotto esiti mostruosi o individui afflitti da patologie
varie (cancro incluso), mentre lo stesso, controverso esperimento della
pecora Dolly è stato preceduto da "circa 300 fallimenti".
Il Secolo XIX
5-1-2003
I raeliani raddoppiano "E' nata in Europa la prima bimba clonata"
La madre della piccola è una lesbica olandese
Bruxelles La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta venerdì sera in un paese dell'Europa settentrionale, forse
l'Olanda.
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba, la piccola "Eva" di cui i
raeliani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti il 26 dicembre, anche
per quest'altra bebè di maternità olandese non è previsto per ora alcun
esame del Dna, l'unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato
veramente di una clonazione umana. "Sono i genitori che devono decidere se
far compiere l'esame o meno", si è giustificato il presidente dei raeliani
in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera,
sta molto bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la
Boisselier, rimanendo sul vago. "La bambina sta bene e anche la madre", ha
precisato il capo della trentina di raeliani olandesi, anch'egli senza voler
specificare se il parto sia avvenuto in Olanda.
Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato la Bosselier, sia in Olanda -
dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In
Olanda, si sottolinea al ministero della Giustizia, la clonazione umana è
proibita ma, ammettono al dicastero della sanità, nulla vieta la "nascita"
di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è
in via di approvazione, ma non ancora varata. Il ministero della giustizia
comunque non ritiene che vi siano gli estremi per intervenire in quanto per
ora "si tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una
clonazione umana.
La coppia lesbica che si è prestata a questo presunto parto di clone
"europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 paesi e si
presenta come "la più grande organizzazione no-profit del mondo legata agli
ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra
per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid
avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari
per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità.
La Boisselier, in un intervista pubblicata ieri sul giornale belga "Libre
Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque
stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con
"aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in
preparazione.
Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha ricordato ieri
la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è tecnicamente
possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far nascere "un
essere malformato". Lo ha affermato il professor Viaceslav Tarantul,
direttore dell'istituto di genetica molecolare dell'Accademia delle scienze
russa e studioso di fama internazionale. Tra l'altro, ha osservato lo
scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto esiti
mostruosi.
Il Tempo
domenica 5 gennaio 2003
"È nato in Europa il secondo bebè clonato"
L'annuncio della setta dei raeliani
di RODOLFO CALÒ
BRUXELLES - La setta ufologica dei raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese
dell'Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la
piccola "Eva", di cui i realiani hanno annunciato la nascita negli Stati
Uniti il 26 dicembre scorso, anche per quest'altra bebè di maternità
olandese non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'unico che potrebbe
attestare con certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l'esame o meno" si è
giustificato il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La
bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili,
un po' meno di Eva" ha detto la presidente della Società di clonazioni,
Boisselier, rimanendo sul vago a suo dire per tutelare la privacy dei
genitori. "La bambina sta bene e anche la madre" ha precisato il capo della
trentina di raeliani olandesi.
Sia in Belgio sia in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - vi
sono zone d'ombra giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della
Giustizia, la "pratica" della clonazione umana è proibita ma, ammettono al
dicastero della Sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In
Belgio una specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione,
ma non ancora varata. Il ministero della Giustizia comunque non ritiene che
vi siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si
tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione
umana.
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone
"europeo" non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 Paesi e si
presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli
ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla Terra
per clonazione da extra-terrestri 25 mila anni fa. La loro società Clonaid
avrebbe trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari
per far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l'illusione di eternità.
La Boisselier, in un'intervista pubblicata sul giornale belga "Libre
Belgique", ha precisato che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque
stanno per giungere o sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con
"aborti spontanei". Vi sarebbero dunque almeno altri tre cloni in
preparazione. Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come ha
ricordato ieri la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana
"è tecnicamente possibile", ma "nel 99% dei casi" esiste il rischio di far
nascere "un essere malformato". Lo ha affermato il professor Viaceslav
Tarantul, direttore dell'Istituto di genetica molecolare dell'Accademia
delle Scienze russa.
L'Arena
Domenica 5 Gennaio 2003
CLONAZIONE. La setta: tra Belgio e Olanda è nata una seconda bimba, e altri
tre piccoli stanno per venire al mondo
Rael fabbrica la "sorella" di Eva
Bruxelles. La setta dei r aeliani e la sua società Clonaid hanno annunciato
ier i la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in Europa. La
presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si tratta di
una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita sarebbe
avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato paese dell ' Europa
settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Come sta avvenendo nel caso della prima bimba asseritamente clonata, la
piccola Eva di cui i rae liani hanno annunciato la nascita negli Stati Uniti
il 26 dicembre, anche per quest ' altra bebè di maternità olandese non è
previsto per ora alcun esame del Dna, l ' unico che potrebbe attestare con
certezza che si è trattato veramente di una clonazione umana.
"Sono i genitori che devono decidere se far compiere l ' esame o meno", ha
detto il presidente dei Raeliani in Olanda, Bart Overvliet. "La bambina è
venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto bene e pesa 2,7 chili, un p o'
meno di Eva", ha detto la presidente della società di clonazioni,
Boisselier, rimanendo sul vago - dice - per tutelare la privacy dei
genitori. "La bambina sta bene , e anche la madre", dice il capo della
trentina di Raeliani olandesi, anch ' egli senza voler specificare se il
parto sia avvenuto in Olanda o altrove.
Sia in Belgio, dove venerdì aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che
in Olanda - dove vive la madre del presunto clone - c i sono zone d ' ombra
giuridiche. In Olanda, si sottolinea al ministero della giustizia, la pratic
a della clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della sanità,
nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una specifica legge
anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non ancora varata. Il
ministero della giustizia comunque non ritiene che c i siano gli estremi per
intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si tratta solo di voci" e non
c i sono prove che c i sia stata una clonazione umana.
La coppia lesbica che si è prestata a questo asserito parto di clone europe
o non fa parte della setta che vanta 55 mila adepti in 84 P aesi e si
presenta come "la più grande organizzazione non-profit del mondo legata agli
ufo": i raeliani sostengono che la vita umana sia stata portata sulla terra
per clonazione da extraterrestri 25 mila anni fa. Pare che l a Clonaid abb
ia trovato circa duemila persone pronte a pagare anche 200 mila dollari per
far clonare se stesse o un loro caro, dandosi l ' illusione di eternità.
La Boisselier, in un intervista al giornale belga Libre Belgiqu e , racconta
che "fra i dieci innesti che abbiamo fatto, cinque stanno per giungere o
sono giunti al termine" e gli altri sono finiti con "aborti spontanei". C i
s ono dunque almeno altri tre cloni in preparazione.
Bandita dalla Carta dei diritti fondamentali dell ' Ue, come ha ricordato
ier i la Commissione europea di Romano Prodi, la clonazione umana "è
tecnicamente possibile", ma "nel 99 per cento dei casi" esiste il rischio di
far nascere "un essere malformato". Così argomenta il professor Viaceslav
Tarantul, direttore dell ' istituto di genetica molecolare dell ' Accademia
russa delle scienze e studioso di fama internazionale. Tra l ' altro,
osserva lo scienziato, molti esperimenti condotti su animali hanno prodotto
esiti mostruosi o individui afflitti da patologie varie (cancro incluso), e
lo stesso controverso esperimento della pecora Dolly è stato preceduto da
"circa 300 fallimenti".
La Boisselier, nell ' intervista, ha invece sostenuto che le malattie
genetiche dei cloni "non hanno nulla a che fare con il modo in cui sono
stati concepiti".
La Provincia di Cremona
05/01/2003
I Raeliani: seconda clonata Ma non ci sarà il test Dna
BRUXELLES - La setta ufologica dei Raeliani e la sua società Clonaid hanno
annunciato ieri la nascita di un secondo essere umano clonato, il primo in
Europa. La presidente di Clonaid, Brigitte Boisselier, ha affermato che si
tratta di una femmina, figlia di una coppia di lesbiche olandesi. La nascita
sarebbe avvenuta già venerdì sera in un non meglio precisato Paese dell'
Europa settentrionale (in giornata si è parlato di Belgio e Olanda).
Tuttavia come già nel caso di Eva, a prima bimba asseritamente clonata,
anche per quest'altra bebè non è previsto per ora alcun esame del Dna, l'
unico che potrebbe attestare con certezza che si è trattato veramente di una
clonazione umana. "La bambina è venuta al mondo alle 10 di sera, sta molto
bene e pesa 2,7 chili, un po' meno di Eva", ha detto la presidente della
società di clonazioni, Boisselier. "La bambina sta bene e anche la madre",
ha precisato il capo della trentina di Raeliani olandesi, anch'egli senza
voler specificare se il parto sia avvenuto in Olanda o altrove. Sia in
Belgio, dove ieri aveva soggiornato brevemente la Bosselier, che in Olanda -
dove vive la madre del presunto clone - vi sono zone d'ombra giuridiche. In
Olanda la clonazione umana è proibita ma, ammettono al dicastero della
Sanità, nulla vieta la "nascita" di un bimbo clonato. In Belgio una
specifica legge anti-clonazione umana è in via di approvazione, ma non
ancora varata. Il ministero della giustizia comunque non ritiene che vi
siano gli estremi per intervenire in quanto per ora, a suo avviso, "si
tratta solo di voci" e non vi sono prove che vi sia stata una clonazione
umana. La Boisselier ha comunque annunciato che ci sarebbero almeno altri
tre cloni in preparazione.
Collaborazione: Gildo Persone', Centro Italiano Studi Ufologici, CISU - Roma
http://www.cisu.org/; E-Mail ermene.gildo@flashnet.it